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martedì, ottobre 16, 2007
L'ora di ginnastica
Molto probabilmente è stata l'aria diaccia del mattino che inizia ad esserci in questi giorni, ma oggi mi son tornati in mente le ore di ginnastica. Forse solo il Mau può capire. Ma ricordo ancora quelle serene mattine di ottobre novembre, con l'ora di ginnastica alla prima o seconda ora. Con il nostro sacchettino delle scarpe s'andava a cambiarsele nello spogliatoio. Poi, belli sgarzullini, in pantaloncini corti a correre nel campo e poi via il pallone! Sui quei prati duri e diacci che a volte all'ombra avevano ancora la brina. E noi tranquilli in quell'ora di svago si correva a maniche corte e pantaloncini corti...
mercoledì, maggio 23, 2007
sabato, gennaio 06, 2007
L'accaso e l'apposta
Sono ormai passati diversi mesi da quando la logica dell'accaso ci ha pervaso e convinti, tant'è che ne ho pure richiamato la forza nel titolo del blog. Ma questi primi giorni dell'anno che sono giorni di bilanci e di buoni propositi mi hanno fatto tornare alla mente un vecchio scontro: caso o necessità.
Per i giorni nostri le parole sono tradotte nell'accaso e nell'apposta.
Pertanto le cose avvengono accaso e noi che siamo esseri pensanti e ci facciamo tante seghe mentali tentiamo di darne una ragione, una causa, una consecutio? Oppure le cose avvengono davvero per un freddo principio di causa-effetto e spesso ci rifugiamo nell'accaso come una madre che ci da sicurezza con la sua non-logica semplice e protettiva?
Per i giorni nostri le parole sono tradotte nell'accaso e nell'apposta.
Pertanto le cose avvengono accaso e noi che siamo esseri pensanti e ci facciamo tante seghe mentali tentiamo di darne una ragione, una causa, una consecutio? Oppure le cose avvengono davvero per un freddo principio di causa-effetto e spesso ci rifugiamo nell'accaso come una madre che ci da sicurezza con la sua non-logica semplice e protettiva?
martedì, ottobre 10, 2006
Lauta ironia
Si ma qui non c'è versi, bisogna avere più lauta ironia, o come direbbero i miei compari di chat, l'auto ironia. Ah si, forse mi son confuso, ci vuole l'auto ironia. Perché davvero, sennò ci s'incazza troppo. E allora gna ridere. Gna divertissi con gli amici. Gna riconquistarsi la propria vita a suon di puttanate dalle fatiche del lavoro, degli studi, dei cagacazzo in generale.
E io alla facciazza di tutti domani me ne vo in moto e godo. Si perché quando accelleri, poi scali, scali e butti giù godi. Poi ti rialzi e riparti verso la vetta, col vento davanti e via ributti giù alla curva dopo. Si ragazzi, molti di voi non mi capiranno, ma altrettanti si. Anda' in moto l'è proprio una goduria!
Oggi m'è presa così.
E io alla facciazza di tutti domani me ne vo in moto e godo. Si perché quando accelleri, poi scali, scali e butti giù godi. Poi ti rialzi e riparti verso la vetta, col vento davanti e via ributti giù alla curva dopo. Si ragazzi, molti di voi non mi capiranno, ma altrettanti si. Anda' in moto l'è proprio una goduria!
Oggi m'è presa così.
lunedì, ottobre 09, 2006
sabato, ottobre 07, 2006
Si, accaso!
Per far fuggire la mia testa dal caos avevo bisogno di qualcosa di creativo oggi pomeriggio. E così ho aperto il blog. Accaso.
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