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mercoledì, maggio 23, 2007

Persepolis, il film



Ed ecco che inaspettatamente il feed rss di Repubblica mi rilascia questa notizia. Non lo sapevo. E dopo aver letto il fumetto sarò ben felice di vederne la trasposizione cinematografica.

lunedì, novembre 27, 2006

Quella vena di malinconia e tristezza...

La morte del Perozzi è stata occasione per me di riprendere in mano tutto quel che circonda quel gran film che è Amici Miei. Andando a cercare un po' in qua un po' in là nella rete filmati, notizie su Monicelli, sul Mascetti, il Perozzi, il Sassaroli, il Necchi e il Melandri, ma anche la Titti e la Carmen che diciamocelo un po' per noi toscani son sempre stati nostri amici.

Ma anche Alice Mascetti, il figliolo del Perozzi e quella stronza della su' moglie, Birillo e la madonna (con figli e governante al seguito), il sottococo Giovannone e il Righi! Il Righi, ragazzi, che personaggio!

Chi non ha fatto un antani, una supercazzola. Chi non ha mai detto: "Oh bucaiolo allora ci si vede a i' tocco" e s'è sentito rispondere: "No, a i' tocch'e mezzo!".

Ma voglio concludere qui questi giorni di ricordo mettendo in fila i filmati che ho trovato in rete. Ma soprattutto quella bella canzone che è la colonna sonora di Carlo Rustichelli, così dolce e malinconica che mi fa accapponare la pelle come le zingarate di que' bischeri di Firenze.



La colonna sonora


La supercazzola al Vigile


Lo scherzo del Necchi


L'ispettore tombale


Il battesimo del Melandri


Concorso vocale "Città di Pistoia"


Scena al cimitero


Giovannone, il sottococo




Servizio torri


L'alluvione


venerdì, novembre 24, 2006

Ma babbo!

giovedì, novembre 23, 2006

E' morto il Perozzi

"Ragazzi, ma un sarà mica uno scherzo?!" si chiedeva i'Mascetti alla fine di Amici Miei. Eh no cari miei. Oggi come allora non è uno scherzo. Il Perozzi, noto anche come Philippe Noiret, è morto.

Spero che questa volta davvero si sia spento così:

[L'ultima supercazzola del Perozzi, sul letto di morte]
Prete: Dimmi, figliolo.
Perozzi: Sbiliguda venial... Con la supercazzola prematurata.
Prete: Come, figliolo?
Perozzi: Confesso, come foss'antani, con lo scappellamento... A destra e... Costantinato ammaniti.
Prete: Quante volte, figliolo?
Perozzi: Fifty-fifty per la fine... Come fosse mea culpa... Alla supercazz...
Prete: Ed io ti assolvo, dai tuoi peccati.

Ma lo voglio ricordare con un'altra frase celebre.

Perozzi (pensando al figliolo): "Io restai a chiedermi se l'imbecille ero io, che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati; o se lo eravamo tutti e due."

Le citazioni sono tratte da Wikiquote.